Nuovi dati dell'Office of National Statistics hanno rilevato che il deficit commerciale del Regno Unito è aumentato a un ritmo record. 

Gli ultimi dati dall'ONS mostrano un calo del valore delle merci importate ed esportate, creando un deficit commerciale trimestrale di 27.9 miliardi di sterline, in aumento di 2 miliardi di sterline rispetto al periodo precedente. 

Questo segna il più grande salto nel divario tra il valore delle esportazioni e delle importazioni dal 1997, con l'aumento dei costi energetici, l'inflazione e l'invasione russa dell'Ucraina che contribuiscono tutti a un contesto commerciale sempre più difficile. 

In dettaglio, le importazioni sono aumentate di 14.3 miliardi di sterline, con anche le esportazioni in aumento ma più lentamente a 12.3 miliardi di sterline, lasciando un deficit commerciale totale rispetto al GDPR del Regno Unito del 4.5%. 

Più positivo, invece, il rapporto commerciale del Regno Unito con l'UE, con il valore delle merci rientrate nell'Unione Europea in aumento del 16.3% grazie anche alla riesportazione di carburanti, navi, aerei e macchinari meccanici. 

Anche le esportazioni verso il resto del mondo sono aumentate di poco meno del 9%. 

Ciò lascia un quadro confuso su come l'economia del Regno Unito si stia comportando sulla scena internazionale e su come le aziende siano state in grado di mitigare non solo la Brexit, ma anche di riprendersi dalla pandemia e ora mitigare l'inflazione, le interruzioni dell'approvvigionamento legate alla guerra e l'aumento del carburante costi. 

Leggi di più: HMRC esorta le aziende ad adottare il sistema di dichiarazione doganale o "rischio di non essere in grado di portare merci nel Regno Unito"

Il direttore generale dell'IOE&IT, Marco Forgione, ha ammonito che: “Sebbene superficialmente i dati dell'ONS appaiano positivi, l'IOE&IT Monthly Exporter Monitor mostra che meno aziende esportano e meno merci vengono esportate. 

"Questo indica che c'è una significativa pressione inflazionistica nell'economia".